Il Sac. Ignazio Carrubba è nato a San Cataldo il 4 ottobre 1975. Fin da adolescente ha vissuto vicino alla chiesa Madre di San Cataldo, in compagnia del defunto monsignore Gabriele Nicosia, che ha suscitato in lui il germe della vocazione sacerdotale. È stato guidato e formato da altri sacerdoti della stessa parrocchia, come monsignore Loreto Viscuso e Padre Martorana, ex segretario di S.E. Mons. Cammarata.
Il 19 settembre 1989, entra in seminario e intraprende gli studi classico-umanistici presso il liceo classico del seminario di Caltanissetta. Mons. Giovanni Speciale, rettore del seminario e docente di lettere e storia dell’arte, e Padre Antonio Giliberto, preside e docente di filosofia, sono state le sue guide spirituali e culturali. Rafforzato nel suo cammino verso il sacerdozio, frequenta il corso teologico istituzionale presso l’istituto teologico “Mons. Guttadauro”, affiliato alla facoltà teologica di Sicilia con sede a Palermo, dove consegue il baccellierato in teologia.
Riceve i ministeri del lettorato e dell’accolitato dal vescovo S.E. Mons. Alfredo M. Garsia. Nel frattempo, entra in contatto con la congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso a Collevalenza Todi, fondata dalla Beata Madre Speranza, grazie a Padre Angelo Spilla, consigliere generale della congregazione e suo docente di Diritto Canonico. Dopo un’esperienza presso il Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza come postulante e novizio, intraprende il cammino di vita religiosa prima a Roma, dove nel 2000 inizia gli studi di storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana. Lì ha avuto come docente di storia ecclesiastica l’attuale arcivescovo di Siracusa, S.E. Mons. Francesco Lomanto, e di filosofia l’attuale vescovo di Ragusa, S.E. Mons. Giuseppe La Placa. Prosegue poi come novizio presso l’arcidiocesi di Fermo. Dopo il noviziato, sceglie di appartenere alla Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso come prete diocesano con voti (SDFAM).
Rientrato in diocesi, svolge il servizio civile presso la Casa di Riposo per Anziani A. Mazzone di Caltanissetta e lavora anche per il Vescovo Mons. Garsia in episcopio. Il 14 maggio 2004 viene ordinato diacono nella Chiesa Madre di San Cataldo e, dopo un’esperienza diaconale presso la Chiesa Madre di Santa Caterina Villarmosa, il 29 giugno 2005 viene ordinato Presbitero da Mons. Mario Russotto nella cattedrale di Caltanissetta. A Collevalenza, presso il Santuario dell’Amore Misericordioso, emette i voti perpetui.
Con la nomina del vescovo, viene incaricato come vicario parrocchiale per due anni presso la Chiesa Madre di Campofranco e riceve l’incarico di insegnare religione presso la scuola media. Nel frattempo, per indicazione del vescovo, intraprende studi di specializzazione in pastorale familiare e politiche familiari presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II a San Giovanni in Laterano, a Roma.
Successivamente, viene trasferito come vicario parrocchiale presso la parrocchia di San Biagio a Caltanissetta per circa due anni, dove riceve l’incarico di insegnare religione nelle scuole superiori e, contemporaneamente, presta un servizio pastorale presso il CEFPAS, centro di formazione regionale per i dirigenti e il personale sanitario. Per altri due anni, serve come vicario parrocchiale presso la parrocchia di Sant’Alberto Magno a San Cataldo e poi come parroco presso l’unità pastorale di Sommatino.
Durante il suo percorso di formazione teologica e pastorale, si è dedicato alla pastorale dell’emigrazione, visitando gli emigrati siciliani presso la missione cattolica italiana a Londra, Norimberga e infine in Australia per un convegno a Sydney e Melbourne, per conto del SERES (organo ufficiale delle chiese di Sicilia per gli emigrati siciliani fondato dal Cardinale Salvatore Pappalardo). In tal modo, ha messo in pratica l’insegnamento evangelico di Gesù: “Ero forestiero e siete venuti a trovarmi”.
È stato nominato rettore del Santuario Diocesano di Maria SS. dei Miracoli e parroco nella parrocchia di San Giovanni Battista a Mussomeli, dove serve e guida la comunità parrocchiale e i devoti della Madonna dei Miracoli. Ha lavorato per riportare il Santuario al suo vero ruolo di “Luogo di incontro con il Santo” attraverso il pellegrinaggio, la preparazione e la preghiera. Seguendo le orme di Mons. Giovanni Spinnato, ha ristabilito la centralità liturgica alla cripta che custodisce l’effige miracolosa affrescata sulla roccia. Ha richiesto al vescovo Mons. Russotto l’istituzione dell’Adorazione Perpetua proprio nella cripta, un luogo in cui l’incontro intimo con Dio e l’ascolto di Dio, donato dalla “Beata fra le donne”, si manifesta in modo tangibile.
Dopo l’iscrizione del Santuario al Collegamento Nazionale Santuari, Don Ignazio Carrubba viene nominato consigliere regionale e organizza a Mussomeli il convegno regionale dei rettori dei santuari siciliani: “La vita liturgica nei Santuari”, introdotto da Mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa, e condotto da padre Ildebrando Scicolone, docente di Liturgia.
Ricopre le cariche di cappellano della congregazione di S. Vincenzo Ferreri e dei due sodalizi confraternali presenti rispettivamente al santuario e in parrocchia. È nominato assistente spirituale della Fraternita Laica di S. Domenico di Mussomeli (FLD) da fr. Francesco La Vecchia O.P., Priore Provinciale dell’Ordine Domenicano per la Provincia di San Tommaso d’Aquino in Italia. Inoltre, con una bolla vescovile, è nominato “padre correttore” della Fraternita di Misericordia di Mussomeli, e da novembre 2014 viene chiamato a essere “padre correttore zonale” per le fraternità delle province di Enna e Caltanissetta.
Dal 1° settembre 2016, è nominato dal Vescovo Diocesano, Arciprete Parroco dell’intera Comunità Ecclesiale di Resuttano. È anche il Direttore editoriale dell’organo di informazione ecclesiale e sociale di Comunità In Cammino e Presidente e Legale Rappresentante dell’emittente radio locale Radio Comunità Nuova, inserita nel circuito INBLU di Radio Vaticana.
Nel 2018, il Vescovo lo nomina responsabile diocesano della F.A.C.I., la Federazione delle associazioni del Clero. Nel luglio 2019, fonda una cooperativa sociale che porta il nome di don Costantino Stella, un prete locale considerato una vittima della mafia per essersi opposto ai criminali. La cooperativa è stata creata a favore dei giovani di Resuttano, con l’obiettivo di creare lavoro e riqualificare gli immobili confiscati alla mafia nel territorio.
A partire da settembre 2020, il Vescovo richiede la sua presenza presso la scuola secondaria di primo livello di Resuttano come insegnante di religione cattolica. A partire da maggio 2021, contribuisce all’insegnamento della dottrina sociale della chiesa presso la scuola di formazione socio-politica “Paideia” con sede a Palermo. Da gennaio dell’anno corrente, è stato nominato dai vescovi di Sicilia delegato regionale per la F.A.C.I.